L’Associazione Trombonieri, Sbandieratori e Cavalieri (ATSC) di Cava de’ Tirreni, dopo aver letto il comunicato dei “Trombonieri Senatore” e gli articoli pubblicati sui giornali circa la loro assenza alla prossima “Disfida dei Trombonieri”, avendo rassegnato le dimissioni irrevocabili dall’ATSC, intende notiziare gli organi di stampa ed i cittadini, che ogni anno seguono con grande interesse la competizione e le manifestazioni folkloristiche organizzate dall’associazione, sui reali motivi per i quali i Senatore oggi si contrappongono alle altre dieci associazioni dell’ATSC.
Lo spirito associativo dei Trombonieri e degli Sbandieratori cavesi dell’ATSC è quello di valorizzare la storia locale e divulgare le proprie tradizioni e costumi, attraverso l’organizzazione e la partecipazione a manifestazioni folkloristiche, con la condivisione di sentimenti e d’intenti, proponendosi di essere strumento di formazione socio-culturale sul territorio, coordinando le attività dei Gruppi associati e provvedendo alla loro tutela morale e giuridica, in esatta osservazione dello statuto sociale.
Il gruppo dei Trombonieri Senatore più volte negli ultimi anni ha posto in discussione le attività dell’ATSC, pur se erano l’espressione delle decisioni democratiche degli organi associativi. Ma si può dire che finora tutto questo rientrava nei contrasti che normalmente connotano le dinamiche relazionali all’interno di una grande associazione, come l’ATSC, che include undici gruppi associativi, a cui partecipano oltre millecinquecento concittadini cavesi, che a loro volta coinvolgono nell’organizzazione delle manifestazioni della tradizione cavese intere famiglie, simpatizzanti e sostenitori esterni di tutte le età in un’attività di volontariato a sostegno del folklore locale.
Ciò nonostante ogni volta con buon senso ed amicizia i componenti dell’ATSC erano sempre riusciti a contenere il fenomeno nell’emotività del momento della disfida, che comunque poteva vedere vincitore uno solo dei Gruppi contendenti, componendo – in seguito – i contrasti nell’alveo di un sano confronto, ridimensionando le pretese dei Senatore e ricordando loro il vero scopo del sodalizio.
Purtroppo nel 2015 i contrasti sono diventati insanabili, in quanto questi ultimi non solo sono incorsi in gravi violazioni dello statuto associativo e del regolamento di gara della “Disfida”, ma hanno anche vigorosamente messo in discussione la legittimità dell’attribuzione de “La pergamena Bianca” da parte della Giuria, giungendo infine ad una “impennata di stile” che li ha visti evocare in giudizio l’ATSC ed il suo ex presidente, Paolo Apicella, per farsi attribuire direttamente dal Tribunale civile di Nocera Inferiore il trofeo.
La violazione delle norme statutarie e del regolamento della disfida da parte dei Senatore aveva determinato la volontà degli altri soci dell’ATSC di adottare i previsti provvedimenti sanzionatori e disciplinari nei confronti del Gruppo, ma – prima che ciò avvenisse – essi hanno preferito rassegnare le proprie dimissioni, restando di fatto fuori dalla “Disfida” di quest’anno e chiedendo al Comune di Cava de’ Tirreni di gestire direttamente la manifestazione folkloristica, con la conseguenziale estromissione dell’ATSC dall’organizzazione dell’evento. Tuttavia questo non è accaduto.
La nuova dirigenza dell’ATSC s’impegnerà al massimo nei prossimi anni per far crescere l’associazione, per realizzare gli scopi sociali e per reintegrare, appena possibile, i Trombonieri Senatore nel sodalizio, purché rispettino le regole dell’associazione e della democrazia, perché – nonostante tutto – essi rappresentano un pezzo importante della tradizione folkloristica di Cava de’ Tirreni.
Cava de’ Tirreni, lì giovedì 2 giugno 2016.
Il presidente dell’ATSC, Sabato Bisogno.